COMPENSO INDIVIDUALE ACCESSORIO (CIA) per personale ATA

Benvenuti nel nostro portale dedicato al CIA Personale ATA. Qui troverai informazioni dettagliate e risorse essenziali per comprendere e ottimizzare la tua retribuzione come Personale ATA.
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Che cos'è il compenso individuale accessorio (CIA)?

È una rimunerazione di natura fissa e continuativa, non associata allo svolgimento di particolari prestazioni del personale ATA introdotta dal Contratto Collettivo Nazionale di riferimento, che quindi va al di là delle ore aggiuntive, progetti, incarichi o particolari funzioni, ecc...

Tutti gli stipendi del Personale ATA dovrebbero includere il "Compenso Individuale Accessorio", conosciuto con la sigla CIA. La presenza di questa voce può essere verificata dal proprio cedolino NoiPA. Il CIA, però, non viene corrisposto a tutto il personale ATA.

Come è possibile vedere se l'importo è stato pagato?

Nel cedolino mensile deve essere prevista specificatamente la dicitura "Compenso Individuale Accessorio" con una cifra affiancata che varia dai 66,90= ai 73,70= Euro in base all'area di appartenenza. Ove tale dicitura non sia prevista significa che l'importo non è stato pagato e pertanto è possibile presentare ricorso.

A chi è dovuto il "compenso individuale accessorio" (CIA)?

Numerose sentenze dei Tribunali nazionali hanno chiarito che il compenso individuale accessorio spetta a tutti: personale di ruolo, supplenti annuali e supplenti brevi e saltuari. Purtroppo, il Ministero dell’Istruzione si ostina a riconoscerlo soltanto al personale di ruolo e ai supplenti annuali e con contratto con scadenza 30 giugno. Quindi i supplenti brevi (dall'anno scolastico 2018/2019) non lo troveranno mai nel loro cedolino. Per recuperarlo, è necessario adire il Tribunale territorialmente con il deposito di apposito ricorso e ottenere il diritto.

A quanto ammonta il CIA?

Gli importi stabiliti dal CCNL 2018 vanno da 66,90 euro fino a 73,70 euro mensili, in base all'area di appartenenza. Ma con l'ultimo rinnovo del contratto scuola, è stato stabilito un aumento (che varia sempre in base all'area di appartenenza) e che si aggiunge a quello precedente. Se i supplenti brevi e saltuari vogliono recuperare queste somme mensili, possono ricorrere in Tribunale.
Con l'inoltro dei cedolini lo Studio Legale Pepoli vi informerà sulla quantificazione del Compenso Individuale Accessorio Spettante.
In linea generale i compensi spettanti sono i seguenti suddivisi per anzianità e Area.

docenti staff

A chi è dovuto il CIA?

A tutti il personale ATA, anche in presenza di "supplenze brevi" e saltuarie.
La domanda può essere proposta entro cinque anni. Superato tale termine non è possibile ricorrere per rivendicare il diritto al CIA.

Come farsi riconoscere tale retribuzione accessoria?

Tramite ricorso, in quanto – nonostante le decisioni sul punto della Magistratura (Cass. civ., sez. lav., 19.07.2017, n. 17773; Cass. civ., sez. lav., 17.05.2016, n. 10062; Cass. civ, sez. lav., 20.11.2014, n. 24726; Cass. civ., sez. lav., 20.11.2014, n. 24725; Cass. civ., sez. lav., 20.11.2014, n. 24724 nel merito tra le tante Tribunale di Bologna, Sentenza n. 121/2023 del 23/02/2023) – il Ministero non ha dato indicazioni di corrispondere pacificamente il CIA a tutti gli aventi diritto. Ma la chiarezza delle pronunce e la loro autorevolezza (ovvero della Corte che ha il compito di dettare ai Giudici le linee guida per interpretare correttamente la legge) non lascia margini per un rigetto della domanda.
Con ricorso al Tribunale si ottiene l'accredito da parte del MIM dell'importo a titolo di CIA non corrisposto, oltre interessi e rivalutazione monetaria.

Quanto costa il ricorso?

Il ricorso è gratuito per il personale ATA (!).
Gli avvocati dello Studio Legale Pepoli, infatti, percepiranno i loro compensi direttamente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il Tribunale quando accoglie il ricorso riconoscendo gli importi non corrisposti condanna il Ministero a corrispondere all’Avvocato antistatario le spese legali del procedimento.

Quali sono i documenti necessari per il ricorso?

Per la presentazione del ricorso serve trasmettere i seguenti documenti:
- Copia carta d'identità e codice fiscale e/o documento equipollente.
- Cedolini buste paga ove NON risulta l'accredito del "CIA".
- Copia contratti di lavoro (anche saltuari o brevi) a copertura dei cedolini di cui sopra.
- Autocertificazione per l'esenzione al pagamento del contributo unificato compilata.

Che cos'è l'autocertificazione per l'esenzione al pagamento del contributo unificato?

È il modulo che deve essere compilato nel caso in cui il proprio reddito unitamente a quello dei famigliari conviventi ex art. 76 D.P.R. 115/2002 non sia superiore a Euro 38.514,03= per l'anno 2023 (importo modificato con Decreto Interdirigenziale 10/05/2023, pubblicato in G.U. n. 130 del 06/06/2023). Il modulo consente l'esenzione al pagamento del contributo unificato per la presentazione del ricorso che varia da Euro 21,00= a Euro 49,00= in base al valore della causa ossia l'importo richiesto a titolo di Bonus Carta Docente.
A tal fine occorre considerare i redditi dei familiari che convivono in modo stabile con il richiedente l'esenzione; non soltanto il coniuge ed i figli, ma anche tutti quei soggetti che risultano dal certificato anagrafico di stato di famiglia del richiedente.
Il rapporto di convivenza è essenziale. Se un famigliare non è presente nel certificato anagrafico, non è indicato nello stato di famiglia; se un famigliare risiede stabilmente (parliamo di residenza anagrafica), per motivi di lavoro, presso un'altra abitazione, in una località differente dalla tua, non viene considerato nel conteggio.

Qual è il Tribunale competente per il ricorso ?

Il Tribunale competente è quello dell'ultimo luogo in cui si è esercitato e/o o si esercita la qualifica di ATA alle dipendenze del MIM, quello ove è collocato l'ultimo istituto scolastico. In ogni caso si tratta di Tribunale Ordinario in funzione di Giudice del Lavoro.

Quanto tempo occorre per ottenere l'accoglimento dal Tribunale ?

Le tempistiche variano per ogni Tribunale. Nella prassi l'accoglimento del ricorso non supera l'annualità essendo il procedimento cartolare. In ogni caso vi sono Tribunali che decidono il ricorso anche in 30 (trenta) giorni.
Una volta ottenuto il provvedimento dal Tribunale gli avvocati dello Studio Legale Pepoli provvedono a notifica la sentenza al Ministero dell'Istruzione e del Merito che ha per legge 120 giorni per poter adempiere e dunque caricare il bonus carta docente sul portale https://www.cartadeldocente.istruzione.it.

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